Si possono fare molte cose con il 25% dei voti. Si può partecipare a un governo di coalizione, o sostenerlo dall’esterno. Si può stare all’opposizione. Si può anche chiedere l’incarico per formare un governo di minoranza: può darsi che gli altri decidano di sostenerlo. Sono tutte posizioni legittime, dipende dagli obiettivi che ci si pone.
Diverso è dichiarare che le cose che uno vuole fare sono possibili solo disponendo della maggioranza assoluta, anzi della totalità dei consensi. L’idea non è nuova, l’ha già avuta Berlusconi. La convinzione che i propri obiettivi siano perseguibili esclusivamente “in purezza”, senza contaminarli con accordi con altre forze, lasciamola alle sette religiose e ai movimenti integralisti.
E’ nel pluralismo di posizioni che le scelte collettive si formano, si attuano, diventano realtà.
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