Antonio di Gennaro, Repubblica Napoli del 21 marzo 2023

E’ bella e opportuna la scelta dei carabinieri forestali di celebrare insieme domani, ad Avellino, le due giornate internazionali che l’ONU ha voluto dedicare alle foreste (21 marzo), e all’acqua (22 marzo): le due risorse sono strettamente legate all’interno dell’ecosistema-mondo, il ruolo dei boschi nel ciclo complesso che produce l’acqua dolce per la vita quotidiana dell’uomo e degli altri viventi è assolutamente determinante, si tratta di cose che dobbiamo proteggere e curare insieme.

Così come è bella e opportuna la decisione di celebrare l’evento regionale ad Avellino, a partire dalle 9.30 presso l’Auditorium BPER Banca, al Centro direzionale “Collina Livorini” in Via de Due Principati 143, nel quadro delle iniziative organizzate a scala nazionale. L’Irpinia è uno dei cuori verdi della Campania, è in questa terra una parte cospicua del patrimonio boschivo regionale, ed è chiaro che non stiamo parlando non solo di ambiente e paesaggio, ma di una risorsa multifunzionale che contribuisce all’economia, al lavoro, alla sicurezza del territorio, insomma alle condizioni di vita nelle nostre aree interne.

Il punto di partenza è l’importanza che la risorsa forestale e quella idrica hanno per la nostra regione. Il 37% del territorio regionale è coperto da boschi, e la tendenza è in aumento, la copertura forestale è raddoppiata in un settantennio, toccando armai una superficie complessiva vicina ai 500.000 ettari, come effetto del drammatico abbandono del nostro Appennino, che rimane per inciso, a partire dall’Irpinia, la più grande fabbrica di acqua dolce del Mezzogiorno d’Italia.

Diversamente da altre parti del mondo, dove il bosco complessivamente è in arretramento, da noi il problema è quindi quello contrario: prendersi cura dei nuovi boschi, che sono cresciuti senza chiedere il permesso, ed ora hanno bisogno della nostra attenzione, perché l’abbandono non è una strategia perseguibile, come la Costituzione dice, e come gli incendi del Vesuvio e le frane di Sarno e Casamicciola (tutti eventi nei quali il bosco ha giocato un ruolo determinante) hanno drammaticamente ricordato. Curare i nostri boschi, usare con sobrietà l’acqua preziosa della quale disponiamo, è questa la strada per contribuire alla lotta difficile al cambiamento climatico, al degrado delle risorse essenziali alla vita.

Scorrendo il programma della giornata è evidente l’intenzione di organizzare su questi temi fondamentali non un evento, ma una giornata di ragionamento e lavoro, alla quale prendono parte le istituzioni ai diversi livelli, l’università con le sue missioni di ricerca, formazione e promozione territoriale; il mondo della scuola, con il coinvolgimento attivo di docenti e studenti di una decina di istituti secondari afferenti ai più diversi indirizzi umanistici, scientifici, tecnici, artistici.

Insomma, intorno alla gestione sostenibile dei boschi e alla protezione e all’uso responsabile della risorsa idrica può nascere in Campania una nuova economia, nuove opportunità e percorsi di lavoro qualificato per i nostri ragazzi: la giornata di oggi ad Avellino serve proprio a questo, a proteggere la nostra terra, a rilanciarne la bellezza e l’economia, partendo da un un’alleanza tra istituzioni, scuola,  mondo della ricerca, è da questo gioco di squadra che possiamo ripartire.