Dopo la presentazione dei risultati delle indagini sui siti potenzialmente contaminati nei 57 comuni presi in considerazione dal decreto “Terra dei fuochi”, oggi due interviste importanti a commento.
Il Mattino ha intervistato il ministro dell’Ambiente Galletti, che dice parole molto precise sull’assoluta sicurezza dei prodotti agricoli della piana campana (leggi qui).
Poi c’è la bella intervista che Massimo Fagnano, docente di agronomia della Federico II e coordinatore del progetto LIFE ECOREMED, nonché membro del gruppo di lavoro governativo che ha curato la mappatura dei suoli agricoli a rischio potenziale, ha rilasciato a Gianluca Abate del Corriere del Mezzogiorno. Di questo colloquio, assai ben riportato dall’intervistatore, ho apprezzato la chiarezza, così come i toni misurati, non polemici (qui il link).
Con Massimo poi discuterò di un aspetto, che è questo. La qualità dell’aria e della prima falda della piana campana è quella che ci si può aspettare in un’area nella quale si concentra la vita di quattro milioni di persone, con condizioni di vita estremamente carenti (l’urbanista Agostino Di Lorenzo parla di “condizione disurbana”). Io penso che i rifiuti c’entrino poco in tutto questo, o che comunque giochino un ruolo limitato. I parametri ambientali della piana campana non sono diversi da quelli della pianura padana o di quella veneta. In questo contesto, gli ecosistemi agricoli periurbani continuano a lavorare, in virtù dei meccanismi ecologici protettivi loro propri, producendo alimenti assolutamente sicuri. Ciò detto, la mia idea è che, prima di identificare la qualità della prima falda o dell’aria come possibili fattori di rischio, è necessario capire una volta per tutte se l’incidenza delle patologie tumorali nella piana campana mostra aspetti anomali rispetto a situazioni territoriali comparabili. I dati del registro tumori dell’ASL Napoli 3 (qui il link), diretto da Mario Fusco, non confermano questa tesi. E’ poco utile cercare a tutti i costi il killer, se l’omicidio è solo immaginato. Che poi occorrano urgenti politiche pubbliche per offrire agli abitanti della piana campana lavoro, servizi, assistenza sanitaria decente, Horatio post lo sostiene da tempo. (adg)
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